Qualche tempo fa ho inagurato questo blog con il titolo: “un nuovo inizio”, intendendo non solo l’inizio di un blog, ma l’inizio di molteplici nuove attività che verranno raccontate nel blog. La prima è una grande novità: l’apertura a breve di uno Studio di Psicoterapia e Psicodramma a Volvera. Stiamo lavorando per iniziare con il Festival della Psicologia e tutti gli aggiornamenti verranno prontamente segnalati. Ci sono molte cose da fare: imbiancare, arredare, ripensare i biglietti da visita. Ma non è così semplice come sembra.
Un esempio banale: mi piacciono i colori e fin qui niente di strano. Il problema sorge quando mi chiedo: di che colore dipingo le pareti, verde o blu? Che colore scelgo per il biglietto da visita? E per le poltrone? Una gamma infinita di possibilità mi si para davanti e mi accorgo che non è semplice decidere. Non ci pensiamo, ma scegliere tra diverse possibilità è un atto complesso.
Cosa significa scegliere? Non si tratta solo di preferire un’alternativa ad un’altra, significa anche scartare delle alternative. Accettare una scelta implica escluderne altre, che magari sono altrettanto allettanti ma incompatibili. Forse non è così difficile scegliere tra tagliatelle o agnolotti al ristorante, ma quando si parla di scelte di vita, optare per una via o per un’altra si può rivelare un momento paralizzante.
Prendere una decisione importante tra diverse alternative ha a che fare con l’identità: mi definisco attraverso ciò che sono e le scelte che faccio. Ma è difficile perché vuol anche dire abbandonare parti di me che appartengono ad altre possibilità di essere. Per questo sappiamo tutti quanto sia difficile scegliere nella vita: siamo chiamati a decidere chi siamo e chi non siamo. Roba mica da ridere. Per questo le pareti le dipingo verdi o blu?